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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Ogm: Veronesi sbaglia
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Ogm: Veronesi sbaglia<BR>I Comuni elbani si dichiarino Ogm free. Così Legambiente che critica duramente le recenti prese di posizione del famoso oncologo a favore dei prodotti agricoli geneticamente modificati. Sì alla ricerca genetica, dice in buona sostanza il Cigno verde, ma non a scapito della salute. Umberto Veronesi, secondo Legambiente, dimentica il principio di precauzione...</P><P>“Sugli ogm Veronesi sbaglia su tutta la linea. Forse non se ne rende conto ma sembra utilizzare gli stessi argomenti delle multinazionali e pare aver dimenticato quel principio di precauzione che dovrebbe essere molto caro a un ottimo medico quale lui è”. Non usa mezzi termini Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente, per bocciare le scelte di Umberto Veronesi sulle biotecnologie in agricoltura.</P><P>“Assicurare spazio alla ricerca è importante, – precisa Ferrante - anche e soprattutto nel delicatissimo settore della genetica, ma non a scapito della salute dei cittadini. Anche noi siamo quindi d’accordo con l’idea di istituire allo scopo una fondazione “terza”, autorevole e indipendente. Però lasciare invadere il campo agli organismi geneticamente modificati senza avere la certezza di poterli arginare è una decisione suicida”.</P><P>“Speriamo – continua il direttore di Legambiente - che non prevalga questa preoccupante e stupida tendenza, a sostegno di forti interessi di parte, e che non si trovino nuove scuse per rimandare ulteriormente l’approvazione del decreto Alemanno sulla coesistenza. E’ infatti fuorviante agitare gli argomenti della ricerca e dei danni alla salute contro il decreto Alemanno, che non entra in questo dibattito ma si preoccupa piuttosto di assicurare la libertà di scelta agli agricoltori italiani e ai consumatori”.</P><P>Il tema tra l'altro è d'attualità anche all'Elba. Secondo Legambiente Arcipelago Toscano infatti sono importanti le prese di posizione della Regione Toscana contro gli Ogm in agricoltura e l'adesione del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano all'iniziativa Territorio Ogm free, esempio che è stato seguito da circa 1.500 Comuni Italiani che puntano su prodotti tipici e qualità ma, purtroppo, da nessuno dei Comuni Elbani.</P><P>"Rinnoviamo - dice Gian Lorenzo Anselmi, presidente del circolo elbano - l'invito ai nostri sindaci ad aderire all'iniziativa Comune OGM Free lanciata l'anno scorso dall'associazione Città del vino e da Legambiente. Sarebbe un primo e concreto segnale che la nostra è un'isola che punta alla qualità". </P><P>Secondo Legambiente, infatti, quella tra colture ogm, tradizionali e biologiche è una coesistenza impossibile. E permettere le coltivazioni transgeniche significa di fatto negare la libertà di milioni di persone, perché il rischio di contaminazione delle colture tradizionali potrebbe essere altissimo, se non incontrollabile.</P><P>Il pericolo maggiore legato alla coltivazione in campo aperto di organismi geneticamente modificati, infatti, è l’inquinamento genetico delle piante non modificate: caratteri di un ogm possono essere trasmessi a un organismo non modificato sulla base di meccanismi naturali assolutamente imprevedibili e ingovernabili, grazie al trasferimento di polline per mezzo del vento o di insetti.</P><P>Inoltre, una volta che un gene si è trasferito orizzontalmente è altissimo il rischio che la pianta si riproduca trasmettendo il carattere acquisito alla progenie. In Australia questo rischio si è già concretizzato, con l’evoluzione di “super erbacce transgeniche”, difficilissime da eradicare.</P><P>Il rischio di trasmissione, dunque, è troppo grosso perché non è soggetto a nessun tipo di controllo. E soprattutto, quando l’inquinamento genetico inizia, diventa irreversibile, tanto da non consentire la libertà di scelta del coltivatore che vuol produrre in maniera convenzionale o biologica.<BR> |
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