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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Fiori e piante rare scoperti sulle dune di Lacona
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Piante rare, ormai introvabili su tutto i litorale toscano. Piccoli fiori, quasi invisibili ma dall'enorme importanza scientifica. Li hanno scoperti i botanici dell'Università di Firenze nell'ambito del progetto di valorizzazione delle dune di Lacona commissionato dal Parco Nazionale.
I nomi sono difficilissimi: Romulea columnae, Crucianella maritima e Malcolmia ramosissima, ma gli esperti assicurano la loro grande importanza da un punto di vista floristico. Piccoli fiorellini gialli per la Romulea, una pianta bulbusa minuscola a fioritura precoce. Gialli anche i fiori della Crucuanella, pianticella dal fusto legnoso e fragile che fiorisce nel periodo giugno luglio.
La Malcomia invece è una pianta annuale che, nel periodo aprile-maggio presenta piccoli fiorellini rosa. Dal monitoraggio condotto in questi giorni emerge ulteriormente la grande importanza scientifica di tutto il sistema dunale di Lacona, un sistema completo che è l'unico nell'Arcipelago Toscano. Per questo il Parco, in accordo con la proprietà, sta sviluppando un progetto di valorizzazione.
L'attuale proprietario, che ha recentemente acquistato all'asta il terreno ha da subito dichiarato l'intenzione di lavorare in sinergia con il parco per recuperare e valorizzare la zona.
"Un'occasione in più -ha ribadito il Sig. Rotellini, titolare di un campeggio a Lacona- affinchè la tutela e la valorizzazione dell'ambiente rappresentino un valore aggiunto all'impresa turistica e un servizio al territorio e alla sua natura".
Un progetto che deve, nell'ottica di un processo di conservazione, tener conto della situazione attuale e che nasce anche dalla consapevolezza di un privato, proprietario di un campeggio che confina con la zona dunale, che la tutela e la valorizzazione dell'ambiente rappresentano un valore aggiunto anche per l'impresa turistica oltre che un servizio reso al territorio e alla natura.
Ormai è storia conosciuta quella dei vari tentativi di speculazione sulle dune di Lacona. Tentativi che hanno lasciato tracce indelebili. Ne è la prova il manufatto abusivo di cemento armato costruito qualche anno fa. Quattro colonne e una piattaforma rialzata direttamente sulla sabbia. Struttura da demolire, ma non senza difficoltà di carattere amministrativo e giuridico.
E' da valutare infatti l'impatto ambientale che l'abbattimento della struttura avrebbe sull'ecosistema dunale. In particolare i tecnici stanno verificando le possibili conseguenza della demolizione della piattaforma, che creerebbe, oggi, tra le dune una vera e propria voragine.
Soluzione alternativa quella di destinare la piattaforma ad ospitare un'esposizione didattico-scientifica che illustri le caratteristiche dell'ecosistema e che funzioni da integrazione e guida ai percorsi naturalistici.
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