Provincia: i perché del no di Forza Italia
Il programma dell'amministrazione provinciale di Livorno sembra in realtà un libro dei sogni. A parlare così è Ivo Fuligni, elbano, neo eletto nel Consiglio di palazzo Granducale nelle file di Forza Italia. Secondo Fuligni il programma di Kutufà non individuerebbe le vere priorità in un difficile momento economico come quello che stiamo attraversando“Più che di un programma dobbiamo parlare di un “libro dei sogni” che, tra
l’altro, non individua quali sono le vere priorità nell’attività della
nostra Provincia in questo difficile momento economico” . Lo ha dichiarato il
consigliere provinciale Ivo Fuligni preannunciando il voto contrario del
gruppo di Forza Italia alle linee programmatiche presentate la scorsa
settimana dalla Giunta Kutufà e portate all’approvazione del Consiglio di
oggi.
“Verificheremo se alle enunciazioni di principio seguiranno anche le azioni
concrete ed quali saranno i risultati ottenuti” ha continuato e, con
specifico riferimento all’attuale situazione dell’economia elbana, si è
augurato “che nel breve la Provincia dia prova di decisone passando dalle
parole ai fatti, e quindi da un ruolo di semplice spettatore a quello di
parte attrice nell’attuazione di azioni efficaci quali il progetto “Elba
Felix” elaborato dal Centro Studi della Banca dell’Elba e che appare nell’
immediato l’unica iniziativa concreta di rilancio dell’immagine dell’Elba e
rivitalizzazione della nostra economia, ricordando che nelle isole deve
necessariamente migliorare la qualità della vita di chi vi abita”.
Nella conclusione del suo intervento Fuligni ha inoltre ritenuto
incomprensibile il cambiamento di rotta di tutti i partiti che sostengono l’
attuale maggioranza nei confronti delle organizzazioni venatorie dell’Isola
d’Elba.
Infatti il centro sinistra dopo aver respinto le proposte di emendamento
avanzate dal gruppo consiliare dei Verdi in materia di “caccia”, ha poi
approvato quella che nel sostegno alla “riperimetrazione puntuale del Parco
Nazionale dell’Arcipelago Toscano, con introduzione di aree contigue e di
forme di controllo della fauna (cinghiali)” ha escluso che debba avvenire
con la condivisione dalle organizzazioni venatorie, come previsto nel
programma originario.
Senza polemiche ci auguriamo che l'approvazione dell'emendamento rapprenti
un semplice incidente di percorso e che contrariamente al programma della
Giunta Kutufà definitivamente approvato le organizzazioni venatorie elbane
siano effettivamente coinvolte e possano dare il loro fattivo contributo
nella perimentazione del Parco dell'Arcipelego, nell'individuazione delle
aree contigue e nelle forme di controllo della fauna e che si giunga a
scelte effettivamente concertate con dette associazioni.
In caso contrario dovremmo pensare che per il centrosinistra i cacciatori
della nostra Provincia si dividono due categorie quelli di “Serie A”, senza
la condivisione dei quali non si fanno scelte in materia di caccia, e
“quelli di Serie B”, gli elbani, i quali devono andare a caccia dove
vogliono i Verdi.
Se il buon giorno si vede dal mattino …