Rifiuti, al via l'albo dei gestori
Sono 22 le ditte elbane che risultano autorizzate ed inserite in questo albo. L'obbligo d'iscrizione riguarda chi effettua l'attività di raccolta e trasporto di rifiuti non pericolosi prodotti da terzi e le imprese che raccolgono e trasportano rifiuti pericolosi. Una operazione trasparenza della quale, oggettivamente, si sentiva la necessità...Via libera all'operazione trasparenza per oltre 16.000 imprese che gestiscono il ciclo dei rifiuti in Italia. Da ieri, infatti, è disponibile in rete, per la prima volta, l'elenco nazionale delle imprese iscritte all'albo gestori rifiuti. Lo rende noto il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio spiegando che l'elenco riporta, per ciascuna impresa, i dati anagrafici, le categorie e classi di iscrizione nonché le tipologie dei rifiuti gestite.
La ricerca delle imprese può essere effettuata attraverso la corrispondente ragione sociale, la sezione regionale o provinciale di iscrizione, la categoria, il codice dei rifiuti. "L'albo - sottolinea il Ministero - svolge una funzione centrale nel complesso sistema che regola la gestione dei rifiuti".
Hanno l'obbligo d'iscrizione all'albo le imprese che effettuano l'attività di raccolta e trasporto di rifiuti non pericolosi prodotti da terzi e le imprese che raccolgono e trasportano rifiuti pericolosi (esclusi i trasporti di rifiuti pericolosi che non eccedono la quantità di 30 kg al giorno o di 30 litri al giorno effettuati dai produttori degli stessi rifiuti).
Nell'albo rientrano anche le imprese che effettuano l'attività di commercio e intermediazione dei rifiuti, di bonifica dei siti, di bonifica dei beni contenenti amianto, di gestione di impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti di titolarità di terzi e di gestione di impianti mobili di smaltimento e recupero dei rifiuti. Per la raccolta e il trasporto, il commercio e l'intermediazione dei rifiuti, l'iscrizione costituisce autorizzazione all'esercizio delle attività. Per le altre attività, abilita alla gestione di impianti autorizzati.
Le imprese iscritte all'albo, riferisce il Ministero dell'Ambiente, sono oltre 16.000 e la pubblicazione dell'albo nazionale, realizzata per la prima volta, "si configura come importante strumento di trasparenza del settore, fattore strategico nel sistema di contabilità e controllo dei rifiuti e punto di riferimento certo per tutti i soggetti coinvolti nel ciclo della gestione dei rifiuti: operatori economici, organi centrali e periferici dello Stato, pubblico nel suo complesso".